Politica

Unioni avanti con giudizio

Unioni avanti con giudizio

Diritti «Pochi emendamenti e ben meditati», il presidente dei senatori Pd Zanda avverte i suoi: il testo Cirinnà non può essere stravolto. Si lavora a piccole correzioni. In cerca di un accordo. I 5 stelle minacciano: se cambia il testo non lo votiamo. La presunta moral suasion del Colle. Guerini: i democratici cerchino un’intesa. L’autrice del testo: nel voto segreto c’è un forte rischio di trappole politiche

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 20 gennaio 2016
Gli emendamenti siano pochi e ben meditati», «no a quelli senza contenuto, no a quelli ripetitivi, no a quelli di mera testimonianza, sì a quelli che tengono conto della sentenza della corte e della giurisrpudenza dell’unione europea», perché l’impianto della legge Cirinnà «non può essere stravolto». Sono parole attente, scelte con cura, quelle che ha usato Luigi Zanda ieri alla prima riunione dei senatori Pd convocata sull’incandescende vicenda delle unioni civili che dal 28 gennaio approderà nell’aula di Palazzo Madama. Il dialogo fra chi sostiene le stepchild adoption (l’adozione del figlio del partner) e chi l’affido rafforzato «è stato costruttivo»,...

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