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Uno sciopero imbavagliato dai telegiornali

Uno sciopero imbavagliato dai telegiornaliUn'opera di Banksy

Televisione Non si ricorda a memoria una simile soggezione, con poche eccezioni, dei media nei riguardi del potere esecutivo. Come se, rispetto alle scelte di palazzo Chigi, si possa essere solo osservatori estasiati

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 10 dicembre 2021
Bene ha fatto Norma Rangeri a sottolineare nell’editoriale di mercoledì scorso il valore dello sciopero generale promosso da Cgil e Uil (Cisl non pervenuta). Si tratta, infatti, della prima vera rottura dell’involucro omologante che avvolge il governo presieduto da Mario Draghi. Opposizione di maniera di Fratelli d’Italia a parte. Non si ricorda a memoria una simile soggezione, con poche eccezioni, dei media nei riguardi del potere esecutivo. Come se, rispetto alle scelte di palazzo Chigi, si possa essere solo osservatori estasiati: come di un film di Stanley Kubrick o di Luchino Visconti, per dire. Tuttavia, il troppo è proprio troppo. La...

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