Cultura

Uno spartito ancora aperto tra le sinfonie della retorica

Uno spartito ancora aperto tra le sinfonie della retoricaMarcia su Roma / foto Getty Images

APPROFONDIMENTI STORICI La lunga stagione antisocialista, così come la «normalizzazione» dei territori del confine orientale, sono due indici che accompagnarono il mussolinismo

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 ottobre 2022
Nella retorica che accompagnò il regime mussoliniano, la marcia su Roma del 1922 costituì, al medesimo tempo, il punto di arrivo del percorso di ascesa e affermazione nell’arena pubblica del fascismo movimentista come anche l’evento primigenio della sua ventennale dittatura. Per la sua valenza simbolica, è a tutt’oggi ricordata come un avvenimento periodizzante, a prescindere dalla sua reale e concreta consistenza. In essa, ovvero nella sua natura ibrida, sospesa tra truce espressione di forza, esibizione squadrista ma anche confusa kermesse pubblica, si celebrava la compromissione dei poteri costituiti con quella disintegrazione, dal di dentro, degli ordinamenti legali, attraverso la quale...

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