Cultura

Un’ondivaga macchina narrativa per sé e l’altro

Un’ondivaga macchina narrativa per sé e l’altroJohn Berger – Foto tratta da «John by Jean. Fifty Years of Friendship» di Jean Mohr (Occasional Press)

Percorsi Intorno ai testi di John Berger e Jean Mohr "Un uomo fortunato" (Il Saggiatore) e "Viaggio avventuroso intorno alla mia camera" di Karl-Markus Gauss (Keller)

Pubblicato più di un anno faEdizione del 1 luglio 2023
È il 1966 quando John Berger insieme al fotografo Jean Mohr s’avventurano in quello che è uno dei reportage stilisticamente più riusciti della storia, Un uomo fortunato (Il Saggiatore, pp. 208, euro 22, a cura di Maria Nadotti), dove parole e immagini riverberano, diventano un fototesto esemplare e un prototipo del rapporto tra fotografia e letteratura. Soggetto delle loro attenzioni è John Sassal, un medico condotto che lavora nella foresta di Dean, in Inghilterra, una zona rurale isolata non lontana da Bristol, che subito associamo per intima consonanza al lavoro di un altro grandissimo fotografo, Eugene Smith, e al suo...

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