Italia
“Urlavo ma nessuno mi sentiva, perché avevo la gola bruciata”.
Strage Viareggio Al processo la testimonianza di Marco Piagentini, che ha perso la moglie e due figli. Era ustionato al 90% ma è sopravvissuto, per poter dare una famiglia al terzo figlio Leonardo. "E' per lui che ho lottato così tanto. Ma sono stanco, perché siamo stati abbandonati dallo Stato. A farci male è il silenzio".
Si ricordano le vittime della strage – Biagianti
Strage Viareggio Al processo la testimonianza di Marco Piagentini, che ha perso la moglie e due figli. Era ustionato al 90% ma è sopravvissuto, per poter dare una famiglia al terzo figlio Leonardo. "E' per lui che ho lottato così tanto. Ma sono stanco, perché siamo stati abbandonati dallo Stato. A farci male è il silenzio".
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 maggio 2015
Riccardo ChiariLUCCA
“Urlavo, ma nessuno mi sentiva perché avevo la gola bruciata”. Fra le tante udienze del processo per la strage ferroviaria di Viareggio, quella che ha visto sul banco dei testimoni Marco Piagentini resterà incancellabile. Al di là delle battaglie fra i consulenti tecnici di pubblica accusa e parti civili da una parte, e difesa dall’altra. Anche al di là dei ricordi di chi la notte del 29 giugno 2009 perse un familiare. Perché il racconto dell’uomo che non è voluto morire dà il senso ultimo di una tragedia immane che poteva, e doveva, essere evitata. Ustionato nel 90% del corpo,...