Ursula K. Le Guin, dal confine mobile di mondi inventati
Gertrude Abercrombie, «Cavallo bianco», 1938
Alias Domenica

Ursula K. Le Guin, dal confine mobile di mondi inventati

Scrittrici statunitensi Nei testi eterogenei inclusi nell’antologia di saggi «I sogni si spiegano da soli», Ursula K. Le Guin esplicita la materia occultata nelle trame dei suoi romanzi: da Sur

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 giugno 2022
Ricordiamo tutti quella scena di 2001: Odissea nello spazio nella quale Kubrick immagina – per metterla in termini antropologici – il primo dispositivo culturale: un osso con il quale uno dei nostri antenati quadrumani abbatte un suo avversario. La cultura avrebbe dunque inizio, per un pessimista e misantropo come Kubrick, con un’arma e un assassinio. Per Ursula Le Guin, invece, come ci spiega nel saggio La teoria letteraria del sacchetto della spesa, il primo dispositivo culturale deve essere stato un recipiente, qualcosa per portare a casa il cibo raccolto in giro, che consente dunque di conservare, non di distruggere. Questo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi