Se, come scrive Emiliano Brancaccio, anche in Cina il sistema capitalistico di mercato, dopo aver tolto centinaia di milioni di individui dalla miseria, produce crescenti ingiustizie e approfondisce le diseguaglianze sociali, ciò dimostra ancora una volta che tale sistema economico è sbagliato in sé e per sé. A prescindere dai regimi politici in cui agisce, siano essi democrazie liberali, autocrazie oligarchiche o dittature comuniste, il capitalismo, se libero di seguire la sua legge fondamentale, vale a dire il massimo profitto nel più breve tempo possibile, depreda le risorse naturali e umane senza badare alle conseguenze sia sul piano ambientale che sociale, provoca crisi economiche ricorrenti e guerre per il controllo delle fonti energetiche.
A quest’ultimo riguardo, segnalo il seguente articolo di Michele Giorgio da Gerusalemme:
https://ilmanifesto.it/torna-in-gioco-il-gas-al-largo-di-gaza-un-dono-di-allah-mai-consegnato-ai-palestinesi-ma-e-unillusione/r/IL3qp6EkCswnoC6xUo39m
Insomma delle somme, alla fine se vai a scavare trovi sempre lo stesso nocciolo del problema: la competizione dura e anche armata per il controllo delle fonti energetiche.