Politica
Uscire dall’illegalità, un dovere costituzionale
Carcere Nel messaggio parlamentare del presidente Napolitano sulla questione carceraria l’espressione più ricorrente è «dovere», più volte qualificato come «costituzionale». È la sua giusta chiave di lettura: le Camere non sono […]
Carcere Nel messaggio parlamentare del presidente Napolitano sulla questione carceraria l’espressione più ricorrente è «dovere», più volte qualificato come «costituzionale». È la sua giusta chiave di lettura: le Camere non sono […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 10 ottobre 2013
Nel messaggio parlamentare del presidente Napolitano sulla questione carceraria l’espressione più ricorrente è «dovere», più volte qualificato come «costituzionale». È la sua giusta chiave di lettura: le Camere non sono chiamate a un esercizio di buonismo legislativo, ma a restituire legittimità al monopolio della forza che lo Stato esercita sui detenuti in forme illegali, qualificate come tortura dalla comunità internazionale. Per questo l’Italia è stata condannata a Strasburgo: trattiamo in modo inumano e degradante persone dietro le sbarre. Così, mentre puniamo il reo per aver infranto la legge, siamo colpevoli di violare la Costituzione, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo...