Italia
Ustica, «depistaggio accertato»
Cassazione Il Dc9 abbattuto da un missile e lo Stato insabbiò: verità «ormai consacrata». Lo Stato potrebbe dover risarcire gli eredi di Davanzali, patron dell’Itavia, fallita sei mesi dopo la strage
Il Dc9 Itavia inabissatosi a Ustica
Cassazione Il Dc9 abbattuto da un missile e lo Stato insabbiò: verità «ormai consacrata». Lo Stato potrebbe dover risarcire gli eredi di Davanzali, patron dell’Itavia, fallita sei mesi dopo la strage
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 23 ottobre 2013
Che sia stato un «missile sparato da aereo ignoto» ad abbattere il Dc9 Itavia inabissatosi al largo di Ustica il 27 giugno 1980 è fatto «ormai consacrato» anche «nella giurisprudenza». Come anche «definitivamente accertato» è la «significativa attività di depistaggio» nelle indagini, nella quale potrebbe rientrare anche il tentativo – riuscito – di addossare «discredito commerciale» sulla compagnia colpita anche da «provvedimenti cautelari» sollecitati «dalla diffusione della falsa notizia del cedimento strutturale» del DC9. A chiarire il concetto è la Cassazione civile che ha accolto il ricorso degli eredi di Aldo Davanzali, l’anconetano patron dell’Itavia, la compagnia aerea che fallì...