Visioni
«Va pensiero», dalla speranza al terremoto delle mafie
A teatro Ha debuttato a Modena la nuova creazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari. Il racconto della corruzione del presente in relazione all'afflato risorgimentale nella musica di Verdi
Una scena da «Va pensiero» – foto di Silvia Lelli
A teatro Ha debuttato a Modena la nuova creazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari. Il racconto della corruzione del presente in relazione all'afflato risorgimentale nella musica di Verdi
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 2 dicembre 2017
Gianni ManzellaMODENA
Si preannuncia con un rumore sordo, quasi l’eco di un lontano terremoto, la nuova creazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari dal bel titolo verdiano Va pensiero. E un terremoto effettivamente c’è stato in quelle terre emiliane che fanno da sfondo alla vicenda, che anzi ne sono un fondamentale elemento costitutivo. Terra dove un tempo anche i crocifissi parlavano, dice il coro guardando alla pianura dove ora il cemento si allarga e l’aria si avvelena. E non è difficile pensare al paese di Don Camillo e Peppone, ai corpi di Fernandel e Gino Cervi nella fortunata trasposizione cinematografica dei romanzi...