Politica
Vado via, ma solo quando lo dico io
Orgoglio e precipizio Renzi, dimissioni ma differite. «Resto finché non nascerà il governo». Per vigilare che i suoi non si facciano tentare da M5S. Anche il Colle se ne faccia una ragione. Nel Pd rullano tamburi di guerra, Orlando esce dal mutismo: «Ci ha portato alla sconfitta, ora gestisce il congresso»
Matteo Renzi lascia la conferenza stampa in cui ha annunciato le sue dimissioni differite – LaPresse
Orgoglio e precipizio Renzi, dimissioni ma differite. «Resto finché non nascerà il governo». Per vigilare che i suoi non si facciano tentare da M5S. Anche il Colle se ne faccia una ragione. Nel Pd rullano tamburi di guerra, Orlando esce dal mutismo: «Ci ha portato alla sconfitta, ora gestisce il congresso»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 marzo 2018
Le dimissioni che Matteo Renzi rassegna nella sala del Nazareno poco dopo le 18 sono «dimissioni verissime», come spiegherà più tardi Lorenzo Guerini. Ma postdatate: «È ovvio che lasci la guida del Pd dopo questo risultato, e ho già chiesto al presidente Orfini di convocare una assemblea nazionale per aprire una fase congressuale», spiega, ma sia chiaro: solo «al termine della fase di insediamento del parlamento e del nuovo governo». LA CONFERENZA STAMPA SLITTA di più di un’ora. Per tutta la giornata dal Nazareno filtrano voci di una «gestione collegiale», di un «reggente» che chiuda quanto prima la stagione di...