Cultura

Valentino Zeichen, il rigore della semplicità

Valentino Zeichen, il rigore della semplicitàfoto di Dino Ignani

Ritratti All'età di 78 anni scompare uno dei più interessanti e complessi poeti che il Novecento italiano abbia consegnato. Una scrittura fra tradizione e avanguardia, ironia tagliente e senso dell’imperfezione

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 6 luglio 2016
Ci ha lasciati Valentino Zeichen, il poeta, l’irriducibile irregolare del nostro tempo. Era nato a Fiume nel 1938 e sul giorno preciso della nascita si discute ancora. Si favoleggia spesso sulla sua vita prima ancora che sulla sua opera, si favoleggia su quel suo strano modo di vivere. Valentino Zeichen fa il suo silenzioso ingresso in poesia appena diciottenne. Grande viaggiatore, autostop e sacco in spalla. Collagista e cinephile, «segnato da un affascinante snobismo rabbioso» secondo Franco Cordelli. Figlio di un giardiniere, con l’annessione di Fiume alla Jugoslavia e l’esodo del popolo istriano, si trasferisce con la famiglia in Italia,...

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