Scuola
Valeria Pinto: «Così la valutazione nega la libertà di pensiero nella ricerca»
Intervista La filosofa Valeria Pinto, autrice del libro "Valutare e punire", è tra le promotrici dell'appello "Disintossichiamoci: sapere per il futuro". "Questo sistema ha concentrato finanziamenti nelle mani di pochissime unità di ricerca. La valutazione è diventata un vero e proprio mercato"
Valeria Pinto, università Federico Ii di Napoli
Intervista La filosofa Valeria Pinto, autrice del libro "Valutare e punire", è tra le promotrici dell'appello "Disintossichiamoci: sapere per il futuro". "Questo sistema ha concentrato finanziamenti nelle mani di pochissime unità di ricerca. La valutazione è diventata un vero e proprio mercato"
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 18 febbraio 2020
Nel libro Valutare e punire (Cronopio) Valeria Pinto, filosofa e docente alla Federico II di Napoli, ha sostenuto che la valutazione non riguarda solo l’università e la scuola, ma il governo neoliberale dell’essere umano. Oggi è una delle promotrici di «Disintossichiamoci, sapere per il futuro» apparso sul sito Roars.it. Le abbiamo chiesto gli obiettivi dell’appello. «Un incontro a giugno a Roma – risponde – in coincidenza con la riunione dei ministri europei dell’istruzione che ogni due anni si vedono per fare il punto sul processo di Bologna che ha consolidato l’idea della conoscenza come bene di mercato in Europa, come...