Italia

Valerio Verbano, una memoria senza pace

Valerio Verbano, una memoria senza paceLa manifestazione dello scorso anno nell’anniversario dell’assassinio di Valerio Verbano – foto LaPresse

L'anniversario Il 19enne militante dell’Autonomia Operaia fu ucciso dai fascisti 40anni fa. Per la giustizia i suoi assassini non hanno ancora un nome. Ad aprile si deciderà sul futuro delle indagini

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 febbraio 2020
Valerio Verbano, diciannovenne militante dell’Autonomia operaia, fu assassinato a Roma quarant’anni fa, il 22 febbraio 1980, da un commando di tre fascisti armati di pistola e incappucciati, che irruppero poco prima delle 13 nella sua abitazione, in via Monte Bianco, nel quartiere Montesacro. Legarono e imbavagliarono i genitori e attesero che rientrasse dal liceo. Alle 13.40, dopo una furibonda colluttazione all’ingresso dell’appartamento, Verbano fu colpito da un proiettile calibro 38 esploso alle sue spalle. Morirà al pronto soccorso del policlinico UmbertoI. I suoi aguzzini non furono mai scoperti nonostante una rivendicazione e una telefonata all’agenzia Ansa, la sera stessa, da...

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