Europa

Valls: repressione, ma senza sopprimere i diritti

Dopo gli attentati Strada stretta per il primo ministro, che promette: non ci sarà un Patriot Act alla francese. Maggiori controlli, servizi segreti rafforzati, isolamento dei jihadisti nelle carceri, per il momento 10mila militari sul terreno. Ma anche attenzione al sociale, con l'impegno di insistere sulla trasmissione dei valori del vivere assieme nelle scuole. Hollande alla Prefettura rende omaggio ai tre poliziotti assassinati. Ségolène Royal a Gerusalemme al funerale dei 4 cittadini ebrei uccisi all'HyperCacher. Charlie Hebdo tirato a 3 milioni di copie

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 14 gennaio 2015
“Restare fedeli allo spirito dell’11 gennaio”, alla forte partecipazione dei cittadini alla marcia repubblicana che ha fatto seguito all’assassinio di 17 persone in una settimana. Il primo ministro, Manuel Valls, in un lungo intervento all’Assemblea, con molta emozione, ha aperto una discussione politica in Francia per far fronte al rischio terrorista, inquadrando pero’ il senso delle decisioni che dovranno essere prese. La Francia non avrà un Patriot Act, come chiede la destra, è l’impegno di Valls, un crinale molto stretto con decisioni da prendere sotto la pressione dell’emozione, mentre è in corso nel paese un’operazione militare, con 10mila soldati impegnati...

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