Alias Domenica
Vandromme, il mediatore della destra scanzonata
Novecento francese Il critico Pol Vandromme, belga vallone con sortite a Parigi, è stato il ritrattista della letteratura buissonnière: tornano le sue monografie su Drieu La Rochelle e Céline (da Oaks e da Italia Storica)
Jeanne Moreau e Maurice Ronet in Fuoco fatuo (Le feu follet) di Louis Malle, 1963, tratto dall’omonimo romanzo di Drieu La Rochelle
Novecento francese Il critico Pol Vandromme, belga vallone con sortite a Parigi, è stato il ritrattista della letteratura buissonnière: tornano le sue monografie su Drieu La Rochelle e Céline (da Oaks e da Italia Storica)
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 21 marzo 2021
In Francia la parola divenne di senso comune nel secondo dopoguerra con il romanzo L’Europe buissonnière, esordio di Antoine Blondin, il perdigiorno per antonomasia, ma chi la mutò in un termine tecnico e anzi nella etichetta letteraria per cui «buissonnière» è sinonimo di letteratura «anticonformista», «scanzonata» e sottotraccia «destrorsa», fu un critico letterario che non era di nazionalità francese ma di origine vallone, Pol Vandromme (1927-2009), il quale amava autodefinirsi «belga di passaggio e provinciale di Parigi». Il suo nome è legato a una genealogia che muove da Charles Maurras, prosegue con i Rebatet, Brasillach, Montherlant, Marcel Aymé, Roger Nimier...