Visioni
Variazioni sulla «strada bianca» di Satie
Note sparse Tre nuove interpretazioni della musica del grande compositore, curate da Fazil Say, Hélène Grimaud, Alice Sara
Erik Satie
Note sparse Tre nuove interpretazioni della musica del grande compositore, curate da Fazil Say, Hélène Grimaud, Alice Sara
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 1 novembre 2018
Le tre Gymnopedies (1888) e le sei Gnossiennes (1890) di Erik Satie non sono soltanto tra i brani più eseguiti di tutta la storia della musica, ma possiamo annoverarli tra i più misteriosi. In quel loro nitore neoclassico e in quelle melodie piccole e ipnotiche che anticipano il minimalismo, la loro chiarezza è solo apparente. ASCOLTIAMO tre nuove interpretazioni che escono adesso e troviamoci immersi nell’ambiguità di un’arte musicale tutta interrogativa. La prima è del turco Fazil Say, pianista che nel suo ultimo cd (Warner Classics) esegue i due interi cicli impaginandoli insieme al primo libro dei Preludi di Debussy....