Alias Domenica
Varnedoe, l’arte moderna è darwiniana
«La squisita indifferenza» di Kirk Varnedoe, 1990, riedito da Johan & Levi: una lettura «elastica» delle rotture otto-novecentesche...
Vincent Van Gogh, «Il prugno in fiore», da Hiroshige,1887, Amsterdam, Museo Van Gogh
«La squisita indifferenza» di Kirk Varnedoe, 1990, riedito da Johan & Levi: una lettura «elastica» delle rotture otto-novecentesche...
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 6 novembre 2016
Uno dei temi più battuti dalla riflessione estetica contemporanea è come spiegare la «modernità», ovvero la trasformazione dell’arte occidentale che a partire dalla seconda metà dell’Ottocento abbraccia l’idea di esperienza estetica quale incessante ricerca soggettiva della novità. Spesso si ritiene la modernità questione di infrazioni e ribellioni alle regole della tradizione artistica, tuttavia non mancano voci fuori al coro. «Se accettiamo che la cosa che ha maggiormente caratterizzato le arti visive del XX secolo è un insieme di riduzioni e di esclusioni sistematiche, di rifiuti sempre più decisi di partecipare a una più ampia comunicazione alla vita del mondo, allora...