Cultura
Venere coperta, lo scaricabarile finisce in Iran
Patrimonio censurato Il caso delle sculture inscatolate dei musei Capitolini. La relazione del soprintendente romano Claudio Parisi Presicce accusa il paese ospite. Ma la «carta segreta», pubblicata da «Repubblica», non solleva l'Italia dalla figuraccia né scagiona nessuno. Si sarebbe potuto rispondere con la laicità dello Stato, come all'Eliseo
La Venere Capitolina
Patrimonio censurato Il caso delle sculture inscatolate dei musei Capitolini. La relazione del soprintendente romano Claudio Parisi Presicce accusa il paese ospite. Ma la «carta segreta», pubblicata da «Repubblica», non solleva l'Italia dalla figuraccia né scagiona nessuno. Si sarebbe potuto rispondere con la laicità dello Stato, come all'Eliseo
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 18 febbraio 2016
La Venere capitolina in formato «scarpiera di Ikea», come l’ha definita Crozza, è stato un impacchettamento voluto da Hassan Rohani stesso. O meglio, da un indefinito «capo della delegazione iraniana» che avrebbe consigliato la copertura dei nudi più hard che si aggiravano pericolosamente nel perimetro del Campidoglio proprio mentre il presidente era in visita. L’Italia, allora, si sarebbe semplicemente adeguata al «suggerimento» diplomatico: è questo ciò che avrebbe rivelato il soprintendente capitolino Claudio Parisi Presicce nella relazione inviata al commissario prefettizio Francesco Paolo Tronca, pubblicata ieri da La Repubblica. La copertura delle statue al passaggio di Rohani In realtà, se...