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Venezuela, modello «estrattivo» e peso dei creditori internazionali

Venezuela, modello «estrattivo» e peso dei creditori internazionali

Crisi economica a Caracas Non modificare tale assetto «estrattivista» (la principale critica dei movimenti a tutti i governi progressisti latinoamericani) ha reso l’economia del paese fragile e vulnerabile a fronte dei mercati internazionali. I beni di consumo, non venendo prodotti all’interno, debbono essere importati; si vede il rafforzamento dell’import di beni di consumo nel periodo in cui il prezzo del petrolio era maggiore (passato da 100 dollari a barile nel 2013 a 24,24 dollari nel 2016), mentre nel periodo successivo c’è un crollo

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 30 luglio 2017
Il Venezuela fa parlare di sé. La crisi economica rilancia il paese latinoamericano sui media, riproducendo la polarizzazione pro/contro dei tempi di Chavez, ed incentrandosi soprattuto sulla acutizzazione politica, sulle violenze di strada e il presunto irrigidimento autoritario del presidente Maduro. Più rare sono le analisi che cercano di vedere in modo più concreto e rigoroso quali siano le dinamiche puramente economiche e le cause sottostanti. Pochi possono escludere che siano presenti tanto errori e disfunzioni nella gestione del governo (un fattore interno) quanto una componente esterna, sia nell’indebolimento dell’asse dei «governi amici» (con ormai le destre al potere in...

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