Alias
Venti foto di Wim Wenders per ascoltare la voce del silenzio
La recensione Rappresentare lo spettacolo irrequieto del mondo e, nel contempo, costruire una testimonianza in divenire, un percorso interiore sull’orizzonte implacabile di eventi che intrecciano, in uno stretto e articolato gioco di […]
Wim Wenders
La recensione Rappresentare lo spettacolo irrequieto del mondo e, nel contempo, costruire una testimonianza in divenire, un percorso interiore sull’orizzonte implacabile di eventi che intrecciano, in uno stretto e articolato gioco di […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 9 novembre 2013
Rappresentare lo spettacolo irrequieto del mondo e, nel contempo, costruire una testimonianza in divenire, un percorso interiore sull’orizzonte implacabile di eventi che intrecciano, in uno stretto e articolato gioco di interazioni, il piano sociale a quello geografico, politico, culturale. A questa parabola riflessiva, a questo sfondo nervoso e nodoso, Wim Wenders (Düsseldorf, 1945) ha dedicato, sin dalle sue prime battute, una progettualità fondata sul recupero della memoria per riunire, sotto una stessa prospettiva etica ed estetica, i lembi di una verità ricercata con vivace trasporto emotivo. «Quello che amo soprattutto nella fotografia analogica, non per nostalgia, ma per puro piacere»,...