Visioni

Verdi e quelle ossessioni di morte nei Vespri siciliani

Verdi e quelle ossessioni di morte nei Vespri sicilianiVespri siciliani – foto di Brescia & Amisano/La Scala

A teatro L'opera torna dopo 24 anni alla Scala, dirige l'orchestra Fabio Luisi regia di Hugo De Ana

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 4 febbraio 2023
Non è facile portare in scena I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, una delle sue opere più lunghe in termini di durata complessiva e allo stesso tempo modulate su melodie sempre piuttosto brevi, spesso asimmetriche e sincopate, assediate dalla cosiddetta «figura della morte», appena tre note ripetute ossessivamente. Insomma poca espansione lirica e molta austerità, a contrassegnare una stagione di passaggio nella vita del compositore, in cerca di un nuovo linguaggio, con alle spalle Traviata e Trovatore e a venire, tra le altre, Simon Boccanegra e Don Carlos: la commissione dell’Opéra di Parigi, la seconda delle tre che Verdi accettò...

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