Italia
Vergallo (Aaroi-Emac): «Dopo un anno ancora gli stessi errori. La situazione può tornare drammatica»
Intervista Parla il presidente del sindacato degli anestesisti ospedalieri. «Misure ancora prese sulla base dei dati attuali, senza alcuna capacità predittiva.Nelle terapie intensive degli ospedali italiani oggi ci sono al massimo 7500 posti, non dieci mila come era in progetto un anno fa. E il personale è ancora insufficiente. E stremato»
Alessandro Vergallo, presidente del sindacato degli anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac)
Intervista Parla il presidente del sindacato degli anestesisti ospedalieri. «Misure ancora prese sulla base dei dati attuali, senza alcuna capacità predittiva.Nelle terapie intensive degli ospedali italiani oggi ci sono al massimo 7500 posti, non dieci mila come era in progetto un anno fa. E il personale è ancora insufficiente. E stremato»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 marzo 2021
«Dopo un anno non abbiamo ancora imparato: vediamo le nostre istituzioni prendere misure anti-Covid sulla base di una fotografia istantanea dei dati, senza alcuna capacità predittiva, mentre ormai dovremmo saper prevedere quali conseguenze avrà tra quindici giorni un incremento dei contagi registrato oggi». Alessandro Vergallo, il presidente del sindacato degli anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac), è seriamente preoccupato, come lo è la società scientifica Siaarti a cui la sua sigla sindacale fa riferimento. Dottore, qual è la situazione nei reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani oggi? Grave, e siamo preoccupati perché dal nostro punto di osservazione vediamo che mediamente sul...