Alias
Vermouth, un aperitivo “nell’ora antica torinese”
Reportage Dal vinum absinthiatum dei romani, al rito ottocentesco dei torinesi, ai nuovi locali
manifesto di Armando Testa – Dal materiale iconografico della mostra ‘Il vermouth. Risorsa e riscoperta’, che si è svolta a Pecetto (Torino, 1-24 giugno) (per cortesia degli organizzatori)
Reportage Dal vinum absinthiatum dei romani, al rito ottocentesco dei torinesi, ai nuovi locali
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 luglio 2018
Luciano Del SetteTORINO
Parigi, 1789. Nel suo Trattato di chimica elementare, Antoine Laurent de Lavoisier enuncia la legge di conservazione della materia ‘Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’. Torino, 1786. Nella liquoreria e rivendita di vini Marendazzo di piazza Castello 18, allora piazza delle Fiere, il giovane garzone Antonio Benedetto Carpano mette a punto la formula del Vermouth di Torino. Anticipando e applicando involontariamente la legge di Lavoisier, lo vedremo a breve. Prima, però, occorre citare una terza data, il 22 marzo 2017, che segna il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della IGP, Indicazione Geografica Protetta, ‘Vermouth di Torino’. E...