Alias Domenica
Versi dal fronte dello spaesamento
Poesia russa Da una parte l’emarginato volontario Igor’ Cholin, che non pubblicò nulla in vita, dall’altra l’«integrato» Boris Sluckij, macerato tra compromessi e rimorsi: due modi opposti di confronto con il potere sovietico
Poesia russa Da una parte l’emarginato volontario Igor’ Cholin, che non pubblicò nulla in vita, dall’altra l’«integrato» Boris Sluckij, macerato tra compromessi e rimorsi: due modi opposti di confronto con il potere sovietico
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 16 marzo 2014
Nelle pagine conclusive di Vita e destino Vasilij Grossman osserva come il successo faticosamente strappato dall’Armata Rossa a Stalingrado, pur decisivo nel determinare l’esito del conflitto mondiale, avesse fatalmente innescato un «duello silenzioso tra popolo e Stato, entrambi vittoriosi», destinato a dilatarsi nell’immediato dopoguerra. Sembrava infatti assai verosimile che le masse mobilitate in extremis da Stalin con il celebre appello «Fratelli e sorelle!» avrebbero rivendicato, una volta deposte le armi, un ruolo nella società sovietica più consono allo sforzo bellico sopportato, nonché al sacrificio di vite umane cui si erano piegate, pur di salvare la madrepatria dall’aggressione nazista. «Da quel...