Vestiario, spezie, bagno: i formati olfattivi d’Oriente
Flacone di acqua di rose, Iran, X-XI sec., Londra, The Khalili Collections
Alias Domenica

Vestiario, spezie, bagno: i formati olfattivi d’Oriente

Parigi, Institut du monde arabe «L’incenso di maggior pregio cresce a tre giorni di cammello dalla costa»... Oggetti e rituali archeologici rivisitati in ottica post-coloniale e immersi in una dimensione multisensoriale
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 11 febbraio 2024
«A quel tempo l’aria era satura del profumo greve di quei fiori bianchi che donne e ragazze avvolgevano alla crocchia. Prima del bagno, le donne sedevano fuori delle loro camere, sulla veranda, lo specchietto innanzi al viso e mettevano in ordine le trecce. La crocchia era applicata con cura mediante un nastro nero e acconciata nei più vari modi. Portavano i sari candidi dagli orli neri di Chandernagore, abilmente pieghettati, come esigeva la moda del momento», scrive Rabindranath Tagore in A quel tempo (1940). Anche quando si parla di esperienza olfattiva l’immaginazione è un ingrediente essenziale, non meno del ricordo...

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