Alias Domenica
Via la patina del passato: Stefano Arienti
Dialoghi in atelier: Stefano Arienti Per studio, un casale contadino ai margini di Milano: «Stimmung», i grandi teli antipolvere. L'artista nato ad Asola cerca l’«estetica possibile di un mondo che vogliamo»
Lo studio di Stefano Arienti animato dalle sue «Alghe», realizzate nel 1986 (la foto è dell’artista)
Dialoghi in atelier: Stefano Arienti Per studio, un casale contadino ai margini di Milano: «Stimmung», i grandi teli antipolvere. L'artista nato ad Asola cerca l’«estetica possibile di un mondo che vogliamo»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 7 maggio 2017
Giuseppe FrangiMILANO
Una grande finestra a riquadri si apre su un panorama vasto e indefinito: sembra una griglia per imbrigliare il cielo e abbreviare la distanza che separa lo studio di Stefano Arienti dalla sua Asola, pianura mantovana, dove è nato nel 1961. Siamo ai margini di Milano, oltre il Parco Lambro. Qui la città dà l’illusione di essere finita. Lo studio è in un vecchio casale contadino lombardo, di quelli che sembrano dimenticati dalla storia. I soffitti sono alti. C’è molto ordine e un senso di equilibrio quasi monacale. Un grande muro è lasciato libero: lì Arienti lavora le sue carte...