Alias Domenica

Viaggio delirante e picaresco in un deserto in frenetico sviluppo

Viaggio delirante e picaresco in un deserto in frenetico sviluppo/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/03/07/elsa medina

Letteratura messicana Per la prima volta Daniel Sada ha vinto in "Il linguaggio del gioco" la sua riluttanza verso i temi della narconovela, che riscatta con grandi qualità stilistiche e formali

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 8 marzo 2015
«Davanti agli oltre centomila omicidi e ai trentamila desaparecidos provocati dalla presunta “guerra” contro le droghe del presidente Felipe Calderón, la narrativa messicana non è stata all’altezza della catastrofe politica che si nasconde in ciò che con eccessiva disinvoltura chiamiamo narco»: questo severo giudizio è di Oswaldo Zavala – studioso messicano da tempo trapiantato negli Stati Uniti, dove insegna al Cuny Graduate Center – che molto ha scritto sulla letteratura nata nel nord del Messico e sulla sua mitologia. Secondo Zavala, gran parte dei romanzi messicani sul narcotraffico si adatta, in realtà, al discorso governativo, che attribuisce la tragica situazione...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi