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Viaggio psichedelico nel retrofuturo

Viaggio psichedelico nel retrofuturo

Narratori russi Innumerevoli ostacoli rallentano le soccorrevoli intenzioni di un medico di campagna: "La tormenta", una fiaba straniante e postmoderna

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 luglio 2016
Nel 2010, ai critici che gli domandavano perplessi come mai la sua ultima opera Metel’ fosse contrassegnata da uno stile così inconfutabilmente ottocentesco, Vladimir Sorokin rispondeva imperturbabile che già da decenni avrebbe voluto scrivere «una classica povest’ russa». E, in effetti, il riferimento esplicito a questo genere intermedio, tra romanzo e racconto, sarebbe bastato di per sé a proiettare lo scrittore moscovita nell’orizzonte della tradizione letteraria del XIX secolo, dove all’ampio respiro dell’intreccio romanzesco si contrapponeva la breve durata della povest’, narrazione rigorosamente sfrondata da trame secondarie e focalizzata sulle vicende di un singolo personaggio. Ma al di là delle...

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