Cultura
Vinciane Despret, ascoltare gli animali per capire chi siamo
TEMPI PRESENTI Intervista alla psicologa e filosofa della scienza dell’Università di Liegi. «Come ha scritto Donna Haraway le estinzioni dei non umani rendono il mondo sempre più vuoto». «La pandemia ci fa ripensare la relazione tra viventi. È l’essere umano però che sfrutta le altre specie e ci ha avvicinato ai serbatoi virali»
Un ritratto di Vinciane Despret
TEMPI PRESENTI Intervista alla psicologa e filosofa della scienza dell’Università di Liegi. «Come ha scritto Donna Haraway le estinzioni dei non umani rendono il mondo sempre più vuoto». «La pandemia ci fa ripensare la relazione tra viventi. È l’essere umano però che sfrutta le altre specie e ci ha avvicinato ai serbatoi virali»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 30 dicembre 2020
L’ultimo libro di Vinciane Despret, filosofa della scienza belga, si intitola Habiter en oiseau (2019), uscito in contemporanea alla tardiva ma necessaria edizione francese di The Companion Species Manifesto (2003) di Donna Haraway, di cui Despret cura la bella introduzione. I due testi sono accomunati dall’avere come protagoniste le «specie compagne» che annoverano non solo gli animali cosiddetti da compagnia ma anche tutte quelle specie – colonie di microbi comprese – che accompagnano l’esistenza degli umani. Despret, le cui competenze in etologia le consentono di accostarsi alla ricerca ornitologica, evidenzia il valore della narrazione di «paesaggi sonori»: attraverso canti che...