Italia
Violenza domestica. Il contagio che non cala
A porte chiuse La rete Dire diffonde i dati rilevati su 80 centri anti-violenza dal 2 marzo al 5 aprile. 2.867 le richieste di aiuto. Oltre il 70% in più della media. Ma i fondi promessi dal governo ancora non arrivano sui territori.
A porte chiuse La rete Dire diffonde i dati rilevati su 80 centri anti-violenza dal 2 marzo al 5 aprile. 2.867 le richieste di aiuto. Oltre il 70% in più della media. Ma i fondi promessi dal governo ancora non arrivano sui territori.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 21 aprile 2020
Nei primi giorni del lockdown, quando le porte delle nostre case si sono chiuse per decreto governativo, i telefoni dei centri antiviolenza sono piombati in un silenzio innaturale. Eppure era difficile credere che la violenza domestica, fenomeno di proporzioni allarmanti in Italia, fosse improvvisamente sparita. L’ipotesi, straziante, era che il lockdown avesse chiuso oltre che le porte, anche la bocca alle donne che convivono con un partner violento. CON IL PASSARE DEI GIORNI però la questione è emersa in superficie. Secondo le rilevazioni fatte nel periodo che va dal 2 marzo al 5 aprile, in 80 centri antiviolenza su tutto...