Cultura
Violenza e solidarietà nei giorni di Santiago
Scaffale «Estadio Nacional» di Rafael Cozzi, per Abbot. Cile, settembre 1973. L’autore fu imprigionato per più di un mese dopo il golpe di Pinochet
Lo stadio di Santiago del Cile nel settembre del 1973
Scaffale «Estadio Nacional» di Rafael Cozzi, per Abbot. Cile, settembre 1973. L’autore fu imprigionato per più di un mese dopo il golpe di Pinochet
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 10 gennaio 2024
Settembre 1973, siamo all’alba del colpo di stato che ha funestato la storia del Cile. Santiago è scena di rastrellamenti, incarcerazioni, processi sommari. La dittatura non risparmia nessuno e il sospetto serpeggia incontrastato. ADOLFO RAFAEL COZZI Figueroa e altri due compagni vengono arrestati in un appartamento e, senza che fosse formalizzata alcuna accusa, vengono reclusi nello stadio nazionale della capitale, trasformato in campo di concentramento. Cozzi rimarrà imprigionato dal 27 settembre all’11 novembre, 46 giorni terribili che ha raccontato in Estadio Nacional (Abbot, traduzione di Luigi Petrella, pp. 120, euro 14). «Lo stadio, quello spogliatoio pieno di uomini in catene,...