Politica
«Violenza inaudita e a freddo»: la condanna di Cartabia
La ministra di Giustizia riferisce in Parlamento sui fatti di Santa Maria Capua Vetere. Non una parola però sui codici identificativi. Mentre a Torino il pm chiede il rinvio a giudizio per tortura nel carcere delle Vallette
La ministra di Giustizia Marta Cartabia riferisce in Parlamento sui fatti di Santa Maria Capua Vetere – LaPresse
La ministra di Giustizia riferisce in Parlamento sui fatti di Santa Maria Capua Vetere. Non una parola però sui codici identificativi. Mentre a Torino il pm chiede il rinvio a giudizio per tortura nel carcere delle Vallette
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 22 luglio 2021
A Santa Maria Capua Vetere, così come vent’anni fa, nei giorni del G8 di Genova, sono stati consumati, per mano di servitori dello Stato, «atti di violenza inaudita». «Sono spie di qualcosa che non va». Forse mai prima d’ora un ministro di Giustizia aveva pronunciato in Parlamento parole di condanna tanto chiare e dure nei confronti delle divise violente. Ci ha messo del tempo, la Guardasigilli Marta Cartabia, a decidere di presentarsi alla Camera e al Senato per riferire sui fatti già noti da un anno, sui quali il deputato di +Europa Riccardo Magi aveva già presentato un’interrogazione parlamentare, e...