Italia
Violenza sui detenuti, un circolo vizioso che si può spezzare
Carcere Visitare gli istituti, come fanno i radicali in queste ore, rafforza quel mondo penitenziario che conserva una cultura democratica
Carcere Visitare gli istituti, come fanno i radicali in queste ore, rafforza quel mondo penitenziario che conserva una cultura democratica
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 15 agosto 2019
Stupirsi della violenza significa fare il gioco del fascismo, scriveva Walter Benjamin. La violenza è parte costitutiva dei rapporti di potere presenti nella società. La violenza è il cuore del diritto penale e della risposta punitiva dello Stato. È questa una violenza regolamentata, strutturata, limitata. La passione per le punizioni, che ha tragicamente permeato di sé il mondo contemporaneo, richiede però un tasso di violenza ulteriore, una violenza “illegale”, “arbitraria”, “rapsodica”. In momenti storici e politici come quello attuale, quando si sentono ministri evocare espressioni quali «marcire in galera» oppure ammiccare a coloro che bendano e legano un indagato durante...