Internazionale
«Violenze di stato e rischio genocidio in Burundi»
Sotto il regime di Nkurunziza Le accuse della Commissione d’inchiesta Onu sulla drammatica situazione dei diritti umani nel paese, a 8 mesi dal voto. La calma che si respira è illusoria, basata sul terrore e sul soffocamento delle voci critiche. E anche la Chiesa, finita sotto attacco, scende in campo
Profughi del Burundi rimpatriati dalla Tanzania – Afp
Sotto il regime di Nkurunziza Le accuse della Commissione d’inchiesta Onu sulla drammatica situazione dei diritti umani nel paese, a 8 mesi dal voto. La calma che si respira è illusoria, basata sul terrore e sul soffocamento delle voci critiche. E anche la Chiesa, finita sotto attacco, scende in campo
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 24 settembre 2019
Il 30 settembre 2016 le Nazioni unite hanno nominato una commissione d’inchiesta sul Burundi per analizzare le violazioni dei diritti umani nel Paese a partire da aprile 2015. Periodo in cui, a seguito di gravi disordini, migliaia di persone avevano lasciato il Paese in cerca di sicurezza. L’incipit era stato l’annuncio del presidente Nkurunziza di candidarsi per un terzo mandato quando la Costituzione ne prevedeva un massimo di due. IL SEGUITO È LA FUGA di circa 400 mila persone di cui 200 mila nella vicina Tanzania (184.000 distribuiti nei campi di Nduta, Mtendeli e Nyarugusu) che adesso dopo 4 anni...