Visioni

Virgilio Sieni e il corpo politico del danzatore

Virgilio Sieni e il corpo politico del danzatoreuna scena della performance di Trisha Brown, sotto Virgilio Sieni

Intervista Intervista con il coreografo, alla vigilia del decimo Festival di danza contemporanea della Biennale di Venezia, dal 17 al 26 giugno. «Il festival è un’opportunità per ridiscutere la maniera di abitare la vita e il mondo. È come una polis da riorganizzare completamente»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 4 giugno 2016
Una città del gesto, una Polis rivelata attraverso la condivisione di percorsi e pratiche tra coreografi, danzatori, cittadini, una Polis che porta in primo piano la consapevolezza del nostro corpo e di quello degli altri in relazione con i luoghi che abitiamo. Visione che anima dall’interno il 10° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, ideato dal direttore Virgilio Sieni, al suo quarto anno in laguna. Un progetto di cui saranno protagonisti, tra il 17 e il 26 giugno, 25 coreografi, tra cui Maguy Marin, a cui sarà dato il Leone d’Oro, Anne Teresa de Keersmaeker, Trisha Brown,...

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