Alias
Virginia Mayo, diva dimenticata
Il ritratto «La più bella del mondo» negli anni quaranta, dal vaudeville alla spalla comica, dai western ai noir accanto ai grandi di Hollywood
Il ritratto «La più bella del mondo» negli anni quaranta, dal vaudeville alla spalla comica, dai western ai noir accanto ai grandi di Hollywood
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 marzo 2022
Identificata lungo gli anni Quaranta come «la bionda più bella del mondo», ben prima del ciclone Marilyn Monroe che surclassò tante «rivali» ossigenate, Virginia Mayo si colloca in una posizione ambigua per lo spettatore abituato a osannare precise figure dello star system hollywoodiano. Raggiunto il successo nell’era capitanata dalla pin-up Betty Grable, Mayo catturò il pubblico per due decenni non solo grazie al fisico perfetto, ma soprattutto per quel suo sguardo obliquo e penetrante (occhi verde chiaro contraddistinti da un lieve strabismo, ovvero sua cifra distintiva) che le donò una sensualità atipica capace di variare con nonchalance tra fatalità e...