Virginia Oldoini, che neanche la morte  separò  dal suo fascino
Pierre-Louis Pierson, «Scherzo di follia», (ritratto di Virginia Oldoini, Contessa di Castiglione), 1863-66 ca.
Alias Domenica

Virginia Oldoini, che neanche la morte separò dal suo fascino

Personaggi storici Due libri dedicati a una grande seduttrice italiana, che mise il suo fascino al servizio della causa risorgimentale: «La contessa Virginia Verasis di Castiglione» di Benedetta Craveri, Adelphi, e «La divina contessa» di Robert de Montesquiou, Passigli, con uno scritto di D'Annunzio
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 gennaio 2022
Si dice che madame du Dubarry, al culmine della sua gloria di maîtresse en titre di Luigi XV, un giorno, fiera della superba carrozza con la quale fendeva in pompa magna la folla ammirata, abbia esclamato: «Mon Dieu, que ze voudrais me voir passer!» (Mio Dio, come vorrei vedermi passare!). È, probabilmente, una malignità messa in circolazione dai nemici della contessa, le cui origini plebee, satireggiate anche nella parlata che le si attribuisce («ze» invece di «je»), erano deprecate tanto quanto i suoi trascorsi assai poco edificanti: né gli uni né le altre avevano però impedito alla sua straordinaria bellezza...

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