Internazionale

Vita e morte dell’ebreo jihadista

Vita e morte  dell’ebreo jihadistaMiliziani del Fronte al-Nusra di Al Qaeda – Reuters

Stato Islamico Aveva 22 anni, Raphaël Amar, famiglia ebraica e un talento per la chitarra elettrica che ha tradito per arruolarsi nelle fila dell’Isis, in Siria. È uno dei venti giovani partiti come "foreign fighters" dalla cittadina di Lunel, nel sud della Francia . Viaggio nella capitale dell’arruolamento del Califfato. La conversione all’islam, l’irretimento, la solitudine, la trappola

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 maggio 2015
L’Abrivado è tutto fuorché un ghetto. Si tratta di un comunissimo quartiere residenziale di una cittadina del sud della Francia che chiunque farebbe fatica a identificare, New York Times alla mano, come «la capitale del jihadismo occidentale». Eppure, è da queste villette con giardini e fiori profumati, case basse con il tetto spiovente a mattoni rossi tipici della Languedoc, muri di un riposante rosa pallido alle porte del centro storico di Lunel – un paesone di 25 mila abitanti a un passo dalla tristemente nota Aigues-Mortes dove nella notte fra il 16 e il 17 agosto 1893 diversi lavoratori italiani...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi