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Vittime
In una parola Il dramma degli ebrei e dei palestinesi continua a produrre vittime e indignazioni opposte ma non ha dato luogo a una riparazione né a forme di perdono e di stabile riconciliazione
Un funerale a Gaza, luglio 2014 – Reuters
In una parola Il dramma degli ebrei e dei palestinesi continua a produrre vittime e indignazioni opposte ma non ha dato luogo a una riparazione né a forme di perdono e di stabile riconciliazione
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 15 luglio 2014
Mi ha colpito una osservazione di Ida Dominijanni su facebook: di fronte al riesplodere del conflitto tra israeliani e palestinesi, un sentimento di sgomento e di impotenza tale da generare una reazione fatta di silenzio. Ho provato anch’io qualcosa di simile: un sentimento acuito dallo spettacolo di una discussione nostrana tra i sostenitori di una parte e dell’altra che diventa sempre più violenta e volgare, aggiungendo un piccolo orrore domestico al grande orrore che si consuma tra Israele e Palestina. Ma essendomi vincolato qui a prendere la parola su una parola, non posso fare a meno di parlare di quello...