Kathy Bates in «Misery non deve morire», doppiata nella versione italiana da Vittoria Febbi
Alias
Vittoria Febbi, il fascino eterno della voce
Intervista La doppiatrice ripercorre la sua lunga carriera, da Coppola a Risi, da Bergman alla Disney
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 maggio 2022
Pensate a Kathy Bates in Misery non deve morire, a Charlotte Rampling in Il portiere di notte, a Gena Rowlands in Gloria – Una notte d’estate, a Jessica Lange in King Kong, a Liv Ullmann in Scene da un matrimonio, a Diane Keaton nella trilogia di Il padrino. Tutti questi magnifici volti sono accomunati dalla stessa voce, una delle più importanti del doppiaggio italiano, quella di Vittoria Febbi. Nata ad Asmara, in Eritrea, nel 1939, fin da piccola studiò dizione e frequentò la prosa radiofonica presso la Rai di via Asiago a Roma; poi il teatro e una manciata film,...