Cultura
Vittorio Gregotti, un realista critico
Ritratti La scomparsa a 92 anni dell'architetto e teorico che credeva nella «positività del costruire» e immaginava la città come un insieme di «trasformazioni». Suo il quartiere Bicocca di Milano, il Centro di Belem a Lisbona e anche il contestato Zen di Palermo
Gregotti Associati, Milano, Quartiere Bicocca, Dipartimenti scientifici Università degli Studi Milano-Bicocca (1994-99)
Ritratti La scomparsa a 92 anni dell'architetto e teorico che credeva nella «positività del costruire» e immaginava la città come un insieme di «trasformazioni». Suo il quartiere Bicocca di Milano, il Centro di Belem a Lisbona e anche il contestato Zen di Palermo
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 17 marzo 2020
La scomparsa di Vittorio Gregotti (morto a 92 anni), ultimo erede della tradizione del moderno, segna la perdita non solo di un architetto autorevole e di un professionista prolifico, ma quella di un intellettuale impegnato da sempre intorno ai temi della società, della politica e della cultura. Dal dopoguerra fino agli anni Dieci del nostro secolo, ebbe «il tempo e l’energia per rilanciare nel presente – come scrisse Benevolo – una vicenda passata», quella appunto originata dal Movimento Moderno, selezionando, modificando e revisionando stili e linguaggi dell’architettura, in un’incessante ricerca per individuare teorie e metodi in grado di rispondere con...