Internazionale
Vivere a Oslo, «spatriati» di ieri e di oggi
Norvegia Dalla prima ondata di migrazione italiana, nel dopoguerra, a quella più recente est europea, somala o pakistana. La trasformazione del Paese e della sua capitale, la xenofobia e l’integrazione, viste con gli occhi degli «immigrati»
Oslo, eroe della resistenza norvegese Gunnar Fridtjof Sokokokok – Angelo Ferracuti
Norvegia Dalla prima ondata di migrazione italiana, nel dopoguerra, a quella più recente est europea, somala o pakistana. La trasformazione del Paese e della sua capitale, la xenofobia e l’integrazione, viste con gli occhi degli «immigrati»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 12 novembre 2016
Angelo FerracutiOSLO
Arrivo ad Oslo che è una luminosa giornata di sole, passeggiando al Vigeland Park sopra un tappeto di foglie morte, le statue granitiche del ciclo della vita che stanno intorno all’obelisco di corpi aggrovigliati sono nitidissime quando le fotografo sullo sfondo di un cielo azzurrissimo, e già il giorno dopo siamo piombati nell’inverno gelido e le strade sono ghiacciate. Allora la gente cammina veloce lungo le vie e tutto è più esistenzialistico, la volta celeste si chiude, e la prima neve scende timida dal cielo, le strade diventano in poco tempo bianche, e la vecchia Christiania sembra già un’altra città,...