Alias Domenica
Vivian Gornick, all’alba di una vita vera, se solo sapessero cosa sia
Critica tematica Dalla metà del XIX secolo, le eroine romanzesche cambiano il loro statuto e diventano creature inquiete e addolorate: «La fine del romanzo d’amore», di Vivian Gornick, da Bompiani
Louis Ritman, «Donna che gioca un Solitario», 1920 ca.
Critica tematica Dalla metà del XIX secolo, le eroine romanzesche cambiano il loro statuto e diventano creature inquiete e addolorate: «La fine del romanzo d’amore», di Vivian Gornick, da Bompiani
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 giugno 2021
Nelle storie tradizionali, che affollano la morfologia del romanzo classico, il matrimonio conclude la vita letteraria dei personaggi. Diventa il sigillo che ferma le loro vicende e le fissa in un tempo senza evoluzioni future. Franco Moretti scriveva, anni fa, che «il matrimonio è la metafora di un patto sociale». Dal punto di vista simbolico lega soggetto e società in una stessa relazione. Individuo e mondo si ritrovano composti della stessa materia. Condividono ideali, speranze, illusioni, sogni. Appartengono a una sola comunità, che li ingloba in un destino condiviso. Nuove rivendicazioni Questa affinità, psicologica e culturale, entra in crisi alla...