Cultura
Vivian Maier, il gioco dei rimandi
Scaffale A Milano per Bookcity, nel Castello Sforzesco torna in vita la bambinaia-fotografa, grazie a due romanzi: «Vivian» di Christina Hesselholdt (Chiarelettere) e «Dai tuoi occhi solamente» di Francesca Diotallevi (Neri Pozza)
Vivian Maier, New York 1950
Scaffale A Milano per Bookcity, nel Castello Sforzesco torna in vita la bambinaia-fotografa, grazie a due romanzi: «Vivian» di Christina Hesselholdt (Chiarelettere) e «Dai tuoi occhi solamente» di Francesca Diotallevi (Neri Pozza)
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 15 novembre 2018
Scrivere di sé per dire tutto dell’uomo, sosteneva Montaigne. Ce lo ricorda l’autrice danese Christina Hesselholdt nel suo romanzo Vivian (Chiarelettere, pp. 185, euro 16) dedicato alla fotografa-bambinaia che collezionò più di 150mila scatti. «Scriveva con la luce», ma quei suoi negativi rimasero sigillati nel buio e – lei vivente – nessuno li vide mai. Li conservò però gelosamente in un magazzino fino a che un giovane di nome John Maloof – facendo ricerche sui quartieri di Chicago – comprò tutto il materiale stipato nel vecchio box: il proprietario non pagava più l’affitto e il suo contenuto finì in asta....