Visioni
Viviani, la voce sottoproletaria
Feste di Piedigrotta Terzo appuntamento con la storia parziale ed eretica della canzone napoletana nel tempo. La dolente umanità del grande autore, rivoluzionario nelle scelte e nelle grandi rappresentazioni
Feste di Piedigrotta Terzo appuntamento con la storia parziale ed eretica della canzone napoletana nel tempo. La dolente umanità del grande autore, rivoluzionario nelle scelte e nelle grandi rappresentazioni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 agosto 2020
«Li Francise so’ arrivate/’nce hanno bbuono carusate/evvualà evvualà/cavece ’nculo alla libertà». Nonostante la feroce reazione del Canto dei Sanfedisti, la rivoluzione francese, il filosofo Diderot e i suoi compaesani cambieranno la storia della musica mondiale, e di quella napoletana in particolare. Con la nascita del diritto d’autore, trasferito nel meridione dai napoleonidi, i canti popolari partenopei perderanno l’anonimato e il carattere corale della composizione. Numerose famiglie transalpine al seguito dei militari si faranno incantare dal genius loci e dalle Muse. E alcuni editori, come Giraud e Cottrau, daranno un impulso importante alla codificazione e raccolta delle composizioni di tradizione orale....