Visioni

Voci di donne nell’hammam, tra desideri, corpi e libertà

Voci di donne nell’hammam, tra desideri, corpi e libertà

Cinema Regista, scrittrice, Rayhana Obermeyer racconta il suo film premiato al festival Sguardi Altrove di Milano, . L'Algeria oggi attraverso l'universo femminile

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 25 marzo 2017
In un’ Algeria in piena guerra civile, nel cuore di un hammam lontano dagli occhi accusatori degli uomini, un gruppo di donne nude, sgraziate o armoniose, magre, grasse, vergini, incinte, islamiste esaltate, si confrontano tra risate e lacrime, tra una sigaretta fumata di nascosto e un bagno per raggiungere la tahara, lo stato di purità del corpo indispensabile alla salat, la preghiera giornaliera dell’Islam.   È qui che  si incontrano i destini di Samia (Fadila Belkebla), ventinovenne ancora nubile che spera di trovare marito e lasciare l’Algeria, Fatima (Hiam Habbass), cinquant’anni e già vecchia, sposata con un uomo violento, Nadia...

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