Internazionale
«Vogliamo lavoro e protezioni»: in Iraq si mobilitano medici e laureati
Iraq L'epidemia tocca numeri record e il governo avverte: potremmo perdere il controllo. Ma dietro stanno le promesse mai mantenute di assunzione di 31mila dottori e dottoresse e un sistema sanitario ormai al collasso, lontano ricordo dell'avanguardia degli anni '70
La protesta a Baghdad dei medici e i laureati iracheni
Iraq L'epidemia tocca numeri record e il governo avverte: potremmo perdere il controllo. Ma dietro stanno le promesse mai mantenute di assunzione di 31mila dottori e dottoresse e un sistema sanitario ormai al collasso, lontano ricordo dell'avanguardia degli anni '70
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 8 settembre 2020
Lo scorso venerdì il ministero della Sanità iracheno avvertiva: l’Iraq potrebbe “perdere il controllo” dell’epidemia da Covid-19 nei prossimi giorni. L’allarme seguiva ai dati del 4 settembre, 5.036 nuovi casi di infezione, record giornaliero per il paese. Da cui la richiesta di intervenire con un maggior rispetto delle misure di contenimento, ridurre le occasioni di assembramento, indossare le mascherine, rispettare il distanziamento fisico. Ma la situazione non migliora: ieri i nuovi contagi ammontavano a 4.314, per un totale di quasi 265mila malati e 7.589 decessi dall’inizio dell’epidemia. Sicuramente a incidere sono anche i pellegrinaggi religiosi: appena due settimane fa gli...