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Vogliono fare di Trieste la capitale del revisionismo storico

Vogliono fare di Trieste la capitale del revisionismo storicol’Hotel Balkan, sede del Narodni Dom, la «Casa nazionale» degli slavi, distrutto dall'incendio appiccato dai fascisti

Mostra su D’Annunzio e statua al «vate» per Fiume a settembre, decisa dalla giunta Lega-Fi (per 382 mila euro). E oggi l’estrema destra «rivendica» l’incendio del Narodni Dom

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 luglio 2019
Nel proliferare di segni di ideologie e pratiche che un po’ all’ingrosso possiamo etichettare come «fascismo», quanto sta accadendo sul «fronte orientale», in particolare nella sua capitale, Trieste, ha assunto in quest’anno, centenario della fondazione dei Fasci di Combattimento, caratteri inquietanti. Il «giorno del ricordo» del febbraio scorso, con le grottesche dichiarazioni a Basovizza di Tajani, allora presidente del Parlamento Europeo, concluse con l’invocazione di Istria e Dalmazia «italiane» (arrivando al limite dell’incidente diplomatico con Slovenia e Croazia), e il fuoco di fila della destra, locale e nazionale, nell’imbarazzato silenzio della storiografia e della cultura triestina, con poche lodevolissime eccezioni....

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