Internazionale
«Voi bruciate il nostro libro, noi vi bruciamo l’ambasciata»
Crisi Iraq-Svezia Baghdad, sadristi all’assalto della sede diplomatica svedese e governo iracheno furioso dopo l’annuncio del bis a Stoccolma. . Ieri il rifugiato Salwan Momika, sempre lui, alla fine si è limitato a calpestare il Corano. Legalmente
I sostenitori di Moqtada al Sadr di fronte all’ambasciata di Svezia a Baghdad prima dell’assalto notturno – Ap
Crisi Iraq-Svezia Baghdad, sadristi all’assalto della sede diplomatica svedese e governo iracheno furioso dopo l’annuncio del bis a Stoccolma. . Ieri il rifugiato Salwan Momika, sempre lui, alla fine si è limitato a calpestare il Corano. Legalmente
Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 luglio 2023
È di nuovo il 37enne Salwan Momika, cittadino iracheno da 5 anni in Svezia come rifugiato politico, ad accendere, non solo metaforicamente, il clima già tesissimo tra il suo paese d’origine e quello che gli ha dato asilo. Nasce da un suo messaggio sui social martedì scorso, nel quale annunciava che avrebbe «calpestato e bruciato il Corano e la bandiera irachena» davanti all’ambasciata di Baghdad a Stoccolma giovedì pomeriggio, il motivo dell’assalto alla sede diplomatica svedese avvenuto nella notte di mercoledì sera nella capitale mediorientale. Le centinaia di manifestati che hanno invaso l’ambasciata scandinava hanno poi dato fuoco ai locali...